Le spese veterinarie sostenute nel 2021 possono essere detratte nel modello 730/2022 o modello Redditi PF (ex Unico).
La novità è che il limite di spesa è più alto rispetto all’anno scorso: è stato portato infatti a 550 euro, rispetto ai precedenti 500 euro. Restano invariate le altre regole: la detrazione fiscale è sempre del 19% per una franchigia di 129,11 euro. Bisogna inoltre ricordare la tracciabilità delle spese, per evitare di perdere l’agevolazione.
Spese veterinarie, quanto si può detrarre dal 730/2022
Per beneficiare della detrazione del 19% sulle spese veterinarie, è necessario superare la franchigia di 129,11 euro. Lo sconto Irpef massimo che i contribuenti possono ottenere è pari a 80 euro, indipendentemente dal numero di animali da compagnia posseduti.
Per arrivare a questa cifra:
- bisogna prendere il tetto massimo di spesa, 550 euro per l’anno di imposta 2021, e sottrarre il valore della franchigia, 129,11 euro;
- come risultato si ha 420,89 euro (arrotondato a 421) che equivalealla parte “eccedente” la franchigia;
- su 421 euro va calcolato il 19%, l’importo massimo della detrazione che risulta 79,99 euro.
Nelle istruzioni per la compilazione del 730, l’Agenzia delle Entrate sottolinea che anche chi spende e indica una cifra più alta, ad esempio 650 euro, ha diritto a una detrazione Irpef del valore massimo di 80 euro alla luce del nuovo limite di 550 euro.
Si possono verificare tre casi:
- se la spesa è inferiore a 129,11 euro, non si ha diritto alla detrazione;
- se la spesa è superiore a 129,11 euro ma è inferiore a 550 euro, la detrazione al 19 per cento andrà calcolata sulla quota che eccede la franchigia;
- se la spesa supera i 550 euro, al contribuente spetta comunque una detrazione di circa 80 euro.
Spese veterinarie, quali sono quelle detraibili
Tra le spese detraibili ci sono:
- gli acquisiti di medicinali prescritti dal veterinario o che comunque abbiano uno scontrino che riporti il codice fiscale di chi sostiene la spesa e la natura del farmaco;
- le prestazioni del veterinario;
- analisi in laboratorio e gli interventi presso cliniche veterinarie;
- farmaci venduti in strutture diverse dalle farmacie, ma autorizzate dal Ministero della Salute;
- farmaci senza l’obbligo di prescrizione medica (es. medicinali antiparassitari).
Spese veterinarie, quali sono quelle non detraibili
Non sono detraibili le spese sostenute per la cura di animali destinati all’allevamento, alla riproduzione o al consumo alimentare né per la cura di animali di qualunque specie allevati o detenuti nell’esercizio di attività commerciali o agricole né in relazione ad animali utilizzati per attività illecite. La detrazione non riguarda l’acquisto del mangime o di integratori alimentari.
Spese veterinarie, come inserirle nel 730/2022
Nella dichiarazione dei redditi, la spesa va indicata:
- nel modello 730/2022, nel rigo da E08 –E10 con il codice 29. Nel rigo 28 del prospetto di liquidazione (mod 730-3) verrà riportata la detrazione di imposta pari al massimo a (550-129.11)*19%= 80 euro;
- nel modello Redditi PF 2022, utilizzato da tutti gli altri contribuenti che percepiscono redditi diversi da quelli da lavoro dipendente, nel rigo RP8-RP13 con il codice 29. Nel quadro RN al rigo 13 verrà riportata la detrazione di imposta pari al massimo a (550-129.11)*19%= 80 euro.
Ricordiamo che è fondamentale la tracciabilità delle spese e che la documentazione da conservare riguarda:
- fatture relative alle prestazioni professionali del medico veterinario
- scontrini parlanti per l’acquisto dei medicinali
- autocertificazione attestante che l’animale è legalmente detenuti a scopo di compagnia o per la pratica sportiva.
Fonte: quifinanza.it